Giochi da Maschi e giochi da Femmine: oltre le differenze

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Superare gli stereotipi per costruire relazioni rispettose

Frasi come “I maschietti non piangono“, “Quel gioco è da maschi” sono esempi di come, sin dalla prima infanzia, vengano imposti stereotipi di genere che limitano la libertà di espressione e lo sviluppo sano dei bambini. Queste affermazioni non solo restringono le scelte individuali di gioco, ma contribuiscono anche a consolidare ruoli di genere rigidi e predefiniti, con la conseguente inesperienza sul genere opposto.

Ci teniamo a sottolineare che in questo articolo non stiamo parlando di orientamento sessuale, fase che i bambini affronteranno spontaneamente durante l’evoluzione, né di equiparare i generi in modo forzato. Parliamo invece di educazione al rispetto reciproco tra generi: un percorso che passa anche attraverso la libertà di conoscenza, di esplorazione e di espressione, affinché bambine e bambini possano crescere senza pregiudizi, riconoscendo il valore dell’altro in quanto persona, a prescindere dal genere e al di là degli stereotipi.

Infatti, la mancata conoscenza della prospettiva del genere opposto porta ad una consapevolezza limitata e ad una minore empatia verso l’altro, che può sconfinare nel minor rispetto.

Il ruolo della società nella distinzione di genere

La distinzione tra “giochi da maschi e giochi da femmine” è profondamente radicata nella società e si manifesta attraverso la commercializzazione e la progettazione dei giocattoli, ma anche attraverso romanzi, film e televisione. Ad esempio, uno studio ha evidenziato che i giocattoli fortemente tipizzati per genere sono meno favorevoli allo sviluppo delle competenze fisiche, cognitive e artistiche dei bambini rispetto a quelli moderatamente tipizzati.

Un altro esempio sono le trasmissioni televisive che esaltano, per fare ascolti, emozioni come la gelosia nella coppia e trasmettono un senso di possesso e propongono l’identificazione in atteggiamenti stereotipati.

L’impatto degli stereotipi di genere sullo sviluppo dei bambini

Gli stereotipi di genere non influenzano solo le preferenze ludiche, ma hanno ripercussioni significative sullo sviluppo cognitivo ed emotivo dei bambini. Studi sulle conseguenze del tipo di giochi sui bambini hanno dimostrato che l’esposizione a giocattoli sessualizzati, come le fashion dolls, spesso anche di dubbio gusto, può restringere le percezioni delle opzioni di carriera per le bambine.

Inoltre, come evidenziato da uno studio del 2020, la presenza di stereotipi di genere può contribuire a problemi di stabilità emotiva nei giovani, come bassa autostima nelle ragazze e alti tassi di suicidio nei ragazzi . Questi effetti sottolineano l’importanza di promuovere un ambiente educativo e familiare che favorisca la pari dignità di genere e l’inclusività.

Il ruolo cruciale degli educatori e dei genitori

La società è, purtroppo, spesso guidata dal profitto. Dunque, sono gli educatori e i genitori a dover svolgere il ruolo primario e fondamentale di educare al superamento degli stereotipi di genere. Le loro interazioni quotidiane, le scelte dei materiali didattici e le modalità di incoraggiamento influenzano profondamente la percezione che i bambini hanno dei ruoli di genere.

Uno studio dell’UNICEF sulla parità di genere, ha rilevato che gli educatori della prima infanzia spesso perpetuano stereotipi di genere attraverso le loro interazioni con i bambini e la selezione dei materiali di apprendimento .

È quindi essenziale che gli adulti, innanzitutto, sviluppino una maggiore consapevolezza su questi comportamenti e adottino pratiche educative che:

  • promuovano la conoscenza e il rispetto delle differenze;
  • favoriscano il rispetto per la persona;
  • migliorino l’empatia e l’ascolto dell’altro;
  • lascino spazio all’esplorazione di diverse modalità di gioco.

La Scuola “Borgo dai Mille Colori”: un esempio di educazione inclusiva

La nostra Scuola si impegna attivamente nella promozione della parità di genere e nell’educazione oltre gli stereotipi. Attraverso un approccio pedagogico innovativo, il Borgo dai Mille Colori offre un ambiente in cui ogni bambino è libero di esplorare, imparare e crescere senza le limitazioni imposte dai ruoli di genere tradizionali.

E’ importante ripetere che non esistono realmente “giochi da maschi e giochi da femmine” e che il tipo di gioco non influenza l’orientamento sessuale delle persone.

E’ comunque facile riscontrare che alcune tipologie di gioco siano semplicemente preferite dalle femmine, come i giochi di cura, e altre dai maschi, come i giochi di lotta, ma nulla è e deve essere forzato. Nella nostra Scuola proponiamo diversi giochi, adattati in base all’età dei bambini, e sono loro a scegliere e a fare esperienza.

Le attività proposte sono, semplicemente, pensate per stimolare la creatività, la curiosità e l’empatia, incoraggiando tutti i bambini a partecipare a una vasta gamma di esperienze, indipendentemente dal loro genere. Questo approccio mira a formare individui consapevoli, rispettosi delle differenze e pronti a contribuire a una società più equa e inclusiva.

Scopri la Scuola Borgo dai Mille Colori, in zona Borghesiana, Roma

Verso un futuro senza stereotipi

Per costruire una società più giusta ed inclusiva, è fondamentale iniziare dall’infanzia, educando i bambini al rispetto di genere e al rispetto delle differenze. Eliminare gli stereotipi di genere nei giochi e nelle attività quotidiane non solo favorisce lo sviluppo completo dei bambini, ma prepara anche le future generazioni a vivere in un mondo più equo e rispettoso.

Incoraggiamo tutti, educatori, genitori e membri della comunità, a riflettere sulle proprie pratiche e a promuovere attivamente un’educazione libera da stereotipi, dove ogni bambino possa esprimere pienamente se stesso.


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